13 motivi per amare FileMaker Pro 13

Sono sempre stata affascinata dalla moda tutta americana delle liste degli "n" motivi per fare qualcosa. Quando mi sono imbattuta in un articolo scritto su un blog canadese dal titolo 13 Reasons To Be Excited for the Release of FileMaker 13 ho capito che da qui doveva partire la mia rubrica su FileMaker Guru.

Ecco quindi la top 13 delle caratteristiche che mi hanno fatto innamorare di FileMaker 13.

Interfaccia

1. Temi personalizzati

I temi rappresentano una delle più interessanti novità di FileMaker 12. L'idea di base è geniale anche se non originale: scelgo un aspetto grafico unico per il mio nuovo database e tutti i formati creati sono vestiti con una perfetta immagine coordinata. Ogni elemento dei vari formati segue una certa regola: cambiando la regola, tutti i formati si aggiornano automaticamente.

E se voglio creare un tema tutto mio senza toccare il codice? FileMaker 13 risponde proprio a questa esigenza: è finalmente possibile personalizzare i temi pre-esistenti con una flessibilità inedita, salvandoli e riutilizzandoli su vari formati con pochi colpi di mouse.

2. Questioni di stile

I temi includono gli stili, ovvero set di attributi come colori, font e testi applicabili agli oggetti. In altre parole è possibile definire lo stile di ogni bottone e campo, inserire un background ai formati, definirne il grado di trasparenza e via dicendo.

Negli ultimi anni ho avuto modo di vedere molte soluzioni realizzate in FileMaker da sviluppatori più o meno competenti. E ho notato che nella maggioranza dei casi l'interfaccia è caotica e spesso incoerente, con colori accozzati assieme e nessuna conformità. A fronte di una modellazione dati di prim'ordine, spesso la user experience risulta frustrante. Avere quindi uno strumento che permette di definire un tema univoco e personalizzabile nei dettagli con pochi click è una vera rivoluzione.

Finalmente il Web

3. WebDirect

FileMaker WebDirect è sicuramente la novità che ha riscosso la maggior curiosità. Molti sviluppatori lo hanno etichettato come una versione evoluta dell’Instant Web Publishing, la defunta Pubblicazione Web Immediata. In realtà WebDirect è molto di più: FileMaker apre finalmente le porte in modo concreto al web 2.0, abbattendo di fatto uno dei maggiori limiti da sempre richiamato dai detrattori.

Sviluppare una web app compatibile con i browser più diffusi non è più un’impresa da sviluppatori PHP. Un'applicazione per un massimo di 50 utenti simultanei e con una velocità da migliorare, ma pur sempre una web app. Ne ha parlato diffusamente Giuseppe Pupita nel suo interessante approfondimento FileMaker 13: Benvenuto WebDirect.

4. Importazione ed esportazione tramite browser

Alzi la mano chi non ha mai ricevuto la temuta richiesta di consentire agli utenti di importare o ancora meglio di esportare dati tramite la Pubblicazione Web Immediata. Generazioni di sviluppatori si sono lambiccati il cervello per trovare le soluzioni più astruse che permettessero al cliente di ottenere quell’agognato pulsante import/export. Bene: ora Web Direct permette anche questo.

5. Il WebDirect è Html5 compliant

Io sono di parte, sappiatelo: le tecnologie web più recenti hanno su di me un fascino quasi perverso. WebDirect permette di condividere tramite web un intero database senza che lo sviluppatore sia tenuto a conoscere Html, Css o PHP. Il database viene visualizzato con la stessa interfaccia dell’applicazione desktop in qualsiasi browser che supporti la tecnologia Html5. Inutile dire che le possibilità che apre questa innovazione sono davvero molto interessanti.

Creazione e gestione di formati

6. I Popover

Il programma ce lo presenta come un pulsante, ma si tratta in realtà di una sorta di popup. Per anni gli sviluppatori hanno invocato uno strumento che permettesse di mostrare dettagli aggiuntivi senza aprire una nuova finestra, con tutto ciò che questo comportava (nuova istanza, record locking, ridimensionamento altre finestre su Windows e via dicendo). Finalmente questo strumento c'è! Non è un vero formato, ma permette di visualizzare al suo interno campi, pulsanti, portali, tab panel e controlli slide. Voci di corridoio parlano di qualche difetto di gioventù, ma ci piace veramente tanto!

7. Selettore campo

Accolto con sentimenti ambivalenti, il selettore campo si dimostra in realtà uno strumento comodissimo per gestire i campi da inserire in un formato. Non solo perchè permette di inserire comodamente più di un campo semplicemente trascinandolo, ma anche per la possibilità di ricercare tra i campi, rinominarli, aggiungerne di nuovi, modificarne la tipologia senza fare decine di click e senza lasciare il formato su cui ci si trova.

Addio formati con cento campi da modificare uno per uno. Benvenuti formati vuoti. Less is more!

FileMaker Go

8. Controlli slide

Provateli in combinazione con i popover. Amore a primo tocco.

9. Lettura Barcode diretta

A che pro avere accesso al miglior hardware sul mercato se poi non lo sfrutti? La domanda sorgeva spontanea fin dall'arrivo sul mercato del primo FileMaker Go. La lettura dei codici a barre era possibile grazie ad applicazioni terze e al protocollo OpenUrl, ma l'esperienza d'uso per gli utenti ne risentiva davvero molto. Ne ha parlato anche Sandro Bramati nel suo articolo FileMaker Go 13 - Barcode e non solo.

10. Multi-media

Le principali funzioni di iOs sono finalmente a disposizione completa dell'utente di FileMaker Go. Si possono così inserire nei campi contenitore file da libreria musicale o fotografica, firme raccolte direttamente dal device, ma anche foto e video attivati "live" dall'applicativo.

11. Tastiere per tutti i gusti

Sette tastiere per sette diversi tipi di dati: una delle maggiori difficoltà nell'effettuare input testuali di dati su iOs è proprio la dimensione dello schermo. Visualizzare solo i caratteri necessari rende l'utente più felice. Un utente più felice rende lo sviluppatore ancora più felice. Almeno così dicono.

Sicurezza

12. Cryptonomicon

L'anello debole della sicurezza in FileMaker era la possibilità di resettare le password di accesso ai file utilizzando dei software disponibili in rete per pochi dollari. La funzione Encryption at Rest permette di criptare la soluzione utilizzando il solido standard AES-256 e dormire sonni tranquilli. Fino a che non dimenticate la password per decrittare il file!

Per saperne di più sulla sicurezza in FileMaker 13 vi consiglio l'articolo di Giulio Villani FileMaker 13 - L'insostenibile sicurezza dell'essere.

Ed infine...

13. ?

Il tredicesimo motivo lo lascio a voi. Qual è il vostro motivo per amare FileMaker 13? Raccontacelo nei commenti, o partecipa alla discussione nel Guru Corner!




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Davide Mancuso

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